Incontri e Assemblee

Convegno dei laici comboniani – Pesaro, 18-21 luglio 2002

LA COMBONIANITÀ NELL’AMBITO LAICALE

 

Il Convegno dei laici comboniani che si è tenuto a Pesaro dal 18 al 21 luglio 2002, a cui hanno partecipato una cinquantina di animatori missionari provenienti da tutta Italia, tra cui tre coppie della provincia di Pescara e di Varese in partenza per l’Uganda e il Mozambico, ha avuto al centro della riflessione tre relazioni tenute da padre Teresino Serra, responsabile dell’animazione missionaria in Italia, padre Gino Barsella, direttore di Nigrizia, e Raniero La Valle, giornalista e professore universitario a Roma. Il provinciale d’Italia padre Francesco Antonini, alla fine delle tre giornate di convegno, ha quindi tracciato un programma di azione per i laici comboniani.

Foto di gruppo

Giornata di spiritualità LC Alta Italia – Limone sul Garda, 5 maggio 2002

Approccio laicale alla spiritualità del Comboni

 

Domenica 5 maggio nella Casa natale del Beato Daniele Comboni, a Limone sul Garda, si è tenuto l’incontro annuale di spiritualità dei gruppi di laici missionari comboniani del Nord Italia. Erano presenti una quindicina di rappresentanti dei gruppi di Verona, Padova e Brescia. Assenti giustificati a causa del maltempo i laici di Novara e Varese. Hanno allietato la casa anche tanti bambini, alcuni neonati, che sono stati portati dalle famiglie dei laici.

Convegno dei laici comboniani – Pesaro, 19-22 luglio 2001

OGNI UOMO È MIO FRATELLO. L’ALTRO SONO IO


Il convegno dei laici comboniani che si è tenuto a Pesaro, dal 19 al 22 luglio 2001, ha offerto numerosi spunti di riflessione e di orientamento per l’attività di un gruppo missionario.

Convegno dei laici comboniani – Borgo Tossignano, 21-23 luglio 2000

Intervento di apertura di Bruno Begnoni

Comboni nel 1881 ha scritto questa lettera al padre: “A dirvi proprio la verità sincera, dopo la partenza di Domenico, mi sono scelto per cameriere quel Giuseppe toscano, grande, etc., che avete veduto a Verona, e che ho ricevuto da Piacenza, ma egli è toscano. Questo bravo uomo vale e cento volte più che Domenico, perché oltre al servirmi dieci volte meglio, e con maggiore capacità di Domenico, non mi secca colle chiacchiere e sciocchezze di Domenico, ma lavora, agisce, fa, e tace, ed è il tipo della gentilezza, ha amore e rispetto etc.”.

Perché ho fatto questa citazione? Prima di tutto non dobbiamo mai sentirci soli, perché Dio è sempre con noi e, cosa importante, Dio ci affida il suo Regno e, se ci crediamo, ci guida sempre verso il meglio. Nella lettera di Comboni troviamo sintetizzato tutto il nostro impegno come laici. Il laico è capace, lavora, agisce, fa, tace, è gentile; il laico è pieno d’amore ed è rispettoso per servire Dio nel Regno.

Il convegno che vivremo in questi giorni deve aiutarci a scoprire e ad aprirci sempre più verso questo Regno, verso quel cammino come laici comboniani. Ci fregiamo di un segno importante: la croce di Cristo che è segno di amore. Quell’amore che Dio, attraverso il Figlio, ha dato a tutti noi e che noi riceviamo in modo più forte perché, oltre ad essere fratelli di Cristo, diventiamo fratelli servitori particolari del beato Daniele Comboni. È importante allora il lavoro che stiamo tentando di fare: unire tutti i laici comboniani per servire meglio la missione.