Gruppi di base

I gruppi di base o “comunità territoriali”, sempre in cerca di percorsi inediti, sono luoghi di impegno sul territorio, di vocazione e formazione, di invio e sostegno di partenti.

Incontro 17 dicembre 2016

“Quantunque la nascita sia più gioconda della morte, nulladimeno restai più commosso che sul Calvario, nel pensare alla degnazione di un Dio che si umiliò fino a nascere in quella stalla”.

(San Daniele Comboni)

 

Preghiera

Lettore: Finora ci hanno detto: l’essenziale è essere primo ovunque. Bisogna mettersi tra i forti, quelli che comandano. Bisogna usare la forza per imporsi e lasciare un’impronta nel proprio ambiente.

Tutti: Con il Natale qualcosa di diverso comincia: Dio nasce tra gli odori di una stalla. Non ha altra potenza che la sua tenerezza. Non ha altro desiderio che farsi piccolo e servire.

Lettore: Finora ci hanno detto: l’essenziale è possedere, aumentare il benessere, moltiplicare gli oggetti per colmare un vuoto. Bisogna comperare, ammassare e piazzare bene il proprio denaro, perché non si sa mai… i tempi sono incerti.

Tutti: Con il Natale qualcosa di diverso comincia: Dio nasce nella nudità, e ci dice che la sola ricchezza è il cuore dell’uomo, il suo mondo interiore, i suoi sogni.

Incontro 17 dicembre 2016

È stato un incontro di preparazione al Natale, per stupirci insieme dinanzi a un bambino che nasce, stupirci dinanzi a un Dio che per amore si fa bambino per noi.
L’esperienza che abbiamo voluto vivere come gruppo è stata quella di celebrare un tempo di Natale che abbia il sapore di questa meravigliosa attesa.
Attesa che tende all’Attenzione.
Attenzione che porta all’Amore.
Amore che porta a Dio.
Ci siamo messi in ascolto della Parola del Vangelo di Luca (Lc 2,8-20) per imparare ad annunciare a tutte le persone, che incontriamo sul nostro cammino, la gioia di questa nascita.

Incontro 11 dicembre 2016

Il Regno (Mt 13,1-52)

 

Canto iniziale: Alzati e risplendi

Preparare l’ambiente: (sedie, tovaglie…)

Parola di benvenuto

 

Invito alla preghiera: può qualcuno (o più di uno) chiedere al Signore Gesù di venire in mezzo a noi e di accompagnarci? (Si possono usare anche strofe di salmi, specialmente del salmo 94)

 

Introduzione al 3° discorso nella Comunità di Matteo:

perché la Comunità di Matteo ha messo al primo posto il discorso della montagna, al secondo quello sulla missione e al terzo posto le Parabole del Regno? (interventi)

* Gesù parla dal mare.

* Gesù parlava di molte cose servendosi di parabole: il linguaggio della vita quotidiana.

* La prima parabola parla di: seme che cade sulla strada, sulle pietre, tra le spine, nel terreno buono.

* Il Regno di Dio è simile a… (quale altra immagine potrebbe andare bene oggi?)

“Parlerò loro in parabole, annunzierò cose nascoste fin dalla creazione del mondo” (Mt 13,35).

* Diventa discepolo del Regno, tira fuori dal tuo tesoro cose vecchie e cose nuove.

* Singolo discepolo, Comunità, Chiesa, Regno.

Incontri e impegni – dicembre 2016

INCONTRI

- Lunedì 12 ore 19,00: Messa missionaria. A seguire: cena autogestita.
- Sabato 17 ore 16,30: Incontro di gruppo in preparazione al Natale. A seguire: cena autogestita.

Incontro 26 novembre 2016

Evangelizzazione e conversione (Ad Gentes 13)

13. Ovunque Dio apre una porta della parola per parlare del mistero del Cristo, con franchezza e con perseveranza deve essere annunziato il Dio vivente e colui che egli ha inviato per la salvezza di tutti, Gesù Cristo. Solo così i non cristiani, a cui aprirà il cuore lo Spirito Santo, crederanno e liberamente si convertiranno al Signore, e sinceramente aderiranno a colui che, essendo «la via, la verità e la vita» (Gv 14,6), risponde a tutte le attese del loro spirito, anzi le supera infinitamente.
Una tale conversione va certo intesa come un inizio: eppure è sufficiente perché l’uomo avverta che, staccato dal peccato, viene introdotto nel mistero dell’amore di Dio, che lo chiama a stringere nel Cristo una relazione personale con lui. Difatti, sotto l’azione della grazia di Dio, il neo-convertito inizia un itinerario spirituale in cui, trovandosi già per la fede in contatto con il mistero della morte e della risurrezione, passa dall’uomo vecchio all’uomo nuovo che in Cristo trova la sua perfezione. Questo passaggio, che implica un progressivo cambiamento di mentalità e di costumi, deve manifestarsi nelle sue conseguenze di ordine sociale e svilupparsi progressivamente nel tempo del catecumenato. E poiché il Signore in cui si crede è segno di contraddizione, non di rado chi si è convertito va incontro a rotture e a distacchi, ma anche a gioie, che Dio generosamente concede.
La Chiesa proibisce severamente di costringere o di indurre e attirare alcuno con inopportuni raggiri ad abbracciare la fede, allo stesso modo in cui rivendica energicamente il diritto che nessuno con ingiuste vessazioni sia distolto dalla fede stessa.
Secondo una prassi antichissima nella Chiesa, i motivi della conversione vanno bene esaminati, e, se è necessario, purificati.

Incontro 26 novembre 2016

Il 26 novembre ci siamo incontrati per il secondo appuntamento del nostro cammino LMC, proseguendo sul tema “Beati i misericordiosi”, guidati da alcuni brani, spunti di riflessioni e preghiere (per chi vuole è possibile scaricare il libretto).

Incontro 29 ottobre 2016

Chiesa Missionaria, Daniele Comboni testimone della Misericordia


Di seguito due testi… dei tanti che abbiamo letto, riflettuto e pregato durante l’incontro.
Abbiamo seguito lo schema e la modalità della Lettura popolare della Bibbia e della Vita:

1. La misericordia: cosa intendiamo…
2. La misericordia in Gesù e nel vangelo di Luca.
3. La misericordia in Comboni: lettere, cammino, missione, poveri.
4. La misericordia per la Famiglia comboniana.
5. La misericordia per me, per noi… oggi e qui.

È un fatto che Gesù nel Vangelo rivela la sua predilezione per i poveri. I suoi preferiti furono sempre i poveri; parla, infatti, più di poveri che di peccatori, più di feriti e malati che di malvagi, perché la Buona Notizia è proprio questa: Il cristianesimo non è una morale ma una sconvolgente liberazione (Giovanni Vannucci).

Condivisione su Mt 3,13-17

Per prima cosa leggo nella nota della Bibbia di Gerusalemme che alla parola “convertitevi” corrisponde la parola metànoia (cambiamento di sentimenti). Quando ho avvertito un tale cambiamento? Per esempio quando mi sono innamorato e quando sono diventato papà.
La prospettiva rispetto alla tua precedente idea di “papà” è ribaltata. In un attimo ti accorgi che non avevi capito l’indispensabile riguardo tuo papà perché non lo avevi mai vissuto. E, di riflesso, non avevi vissuto l’esperienza di Dio Padre. Vivi un amore che prima non conoscevi (un amore che prima vivevi solo di riflesso).
Giovanni dà una speranza nuova a coloro ai quali era stata tolta dignità. Nella folla che seguiva Giovanni mi immagino padri che facevano fatica a sostenere la loro famiglia, gravati da ingiustizie sociali che avvelenavano le loro vite. Mi immagino anche i profughi ebreo-cristiani in Siria che facevano fatica ad abbandonare la religione dei padri (ma chi è mio padre? La tradizione o Dio? “Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre” Mt 3,9) e avevano sensi di colpa per la distruzione di Gerusalemme.

Incontro 13 novembre 2016

Essere speranza (Mt 9,35-42; Mt 10)

 

Canto iniziale: Mbio, Mbio itangazeni

Preparare l’ambiente: (sedie, tovaglie…)

Parola di benvenuto

 

Invito alla preghiera: può qualcuno (o più di uno) chiedere al Signore Gesù di venire in mezzo a noi e di accompagnarci? (Si possono usare anche strofe di salmi, specialmente del salmo 94)

 

Introduzione al 2° discorso nella Comunità di Matteo:

* I Dodici: primo annuncio dentro Israele. Dalle Genti a Gerusalemme “Venite saliamo…” Is 2,2-5; Is 66,10-14; salmi del pellegrinaggio 120-134.

* Un piccolo gruppo in un territorio limitato: ciò che conta è il “segno” e “l’attrazione”. Il Discepolo non porta la salvezza, ne annuncia la presenza così che gli occhi si aprano. Il lavoro è di Dio.

* Lo stile missionario: povertà “gratuitamente”, “accontentatevi di quanto vi viene posto dinanzi”.

* Il Discepolo è debole “come pecore in mezzo a lupi”; il Discepolo è “semplice e prudente” non facilone, ingenuo. Il Discepolo ha coraggio: “voi non temete” per ben tre volte.

* La persecuzione accompagna la missione: “a causa del mio Nome”, è la via della Croce che continua.

* Ospitalità al profeta “anche un solo bicchiere d’acqua”, è quanto serve per riprendere il viaggio e condividere l’annuncio.

perché la Comunità di Matteo ha posto, dopo il discorso della montagna, quello sulla missione? (interventi)