Gruppi di base

I gruppi di base o “comunità territoriali”, sempre in cerca di percorsi inediti, sono luoghi di impegno sul territorio, di vocazione e formazione, di invio e sostegno di partenti.

Incontro 13 novembre 2011 – Catechesi

Famiglia di Gesù e famiglia cristiana

 

 

Lc 2: tra mistero, speranze, sorprese.

Mc 3,31-35: la vera famiglia.

 

Ottica di partenza: Dio entra nelle situazioni così come sono per renderle storie sacre e da realtà confuse o negative poterne fare un cammino di salvezza per e per tutti.

 

La famiglia di Gesù è singolare e unica, come ogni altra famiglia. Camminando nel quotidiano sorge da una esperienza umile e pia. Non si può capire questa famiglia senza uno sguardo alle sue radici. Parlare dimisteroè dobbligo: ma qual è la famiglia che non è avvolta dal mistero? Lorigine di tutto è lamore: quello di Dio che avvolge tutte le creature; quello di noi umani che ci accorgiamo di questo amore e ci lasciamo prendere completamente rispondendo al suo amore che passa attraverso il nostro.

La famiglia di Nazareth è una famiglia reale, non extraterrestre, privilegiata. È una delle milioni di famiglie di questo mondo che fanno crescere la vita in mezzo alle numerose traversie. Comunque ogni famiglia è sempre dono per il mondo e per la comunità.

Incontro 13 novembre 2011 – Preghiera del mattino

Famiglia di Gesù e famiglia cristiana

 

 

Canto iniziale: Vieni Spirito

 

Tutti insieme:

Lodiamolo anche per la sua piccolezza, e debolezza e impotenza! Perché ama e piange come noi; e ci usa tenerezza come una madre; e ha compassione delle nostre infermità. Lodiamolo perché si rivela ai fanciulli e ai piccoli; perché elegge le creature più deboli, e dei forti e potenti non sa cosa farsene.

 

Lettore

Tu ami ogni cosa e ai peccati
di nessuno guardi,
e nulla disprezzi
di queste tue creature.
La terra intera davanti a te
è come polvere sulla bilancia,
o una stilla di rugiada
caduta all’alba
dalla tua mano.

Incontro 9 ottobre 2011 – Preghiera del mattino

Temete e onorate,
lodate e benedite,
ringraziate e adorate
il Signore Dio onnipotente
nella Trinità e nell’Unità,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
creatore di tutte le cose.


(Regola francescana non bollata, XXI,2)

 

 

O Grande Spirito

 

O Grande Spirito, la cui voce sento nei venti

ed il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami.

Vengo davanti a Te, uno dei tuoi tanti figli.

Sono piccolo e debole. Ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.

Lasciami camminare tra le cose belle e fa’ che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro.

Fa’ che le mie mani rispettino ciò che Tu hai creato, e le mie orecchie siano acute nell’udire la tua voce.

Fammi saggio, così che io conosca le cose che Tu hai insegnato al mio popolo, le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.

Cerco forza, non per essere superiore ai miei fratelli, ma per essere abile a combattere il mio più grande nemico: me stesso.

Fa’ che io sia sempre pronto a venire a Te,

con mani pulite ed occhi diritti,

così che quando la vita svanisce come la luce al tramonto, il mio spirito possa venire a Te senza vergogna.

 

Capo indiano Sioux, Yellow Lark

Incontro 9 ottobre 2011 – Catechesi

TRINITÀ E FAMIGLIA UMANA (UMANA UNITÀ)

 

 

Trinità e Umana-Unità

 

Un racconto africano della creazione parla di Maa Ngala, il Dio Padre che creò venti esseri per popolare l’universo, ma non riuscendo a dialogare con nessuno di essi volle prenderne un pezzettino da ognuno e così creare il ventunesimo: l’uomo, cui diede la prima parte del suo nome Maa.

Le religioni riconoscono la umana-unità che, in genere, si fonda sulla creazione: tutti gli uomini sono fratelli perché creati da Dio.

Nel cristianesimo affermiamo di essere figli dello stesso Padre: in ADAMÀ (Adamo-Eva) la famiglia umana è una realtà unita; essa è l’UMANA UNITÀ nata dalla Trina-Unità. Ogni fase del cammino umano dovrà costantemente conservare, in fedeltà, questa radice, questo marchio d’origine, comune ed essenziale.

Cammino 2011-2012: La famiglia, comunità in cammino

Incontri mensili per adulti e famiglie.

Scarica il volantino

Incontro 2 ottobre 2011

DRAMMATIZZAZIONE DAL LIBRO DI GIUDITTA

 

Quando Giuditta ebbe cessato di supplicare il Dio d’Israele ed ebbe terminato di pronunciare tutte queste parole, si alzò da terra, chiamò la sua ancella e scese nella casa dove usava passare i giorni dei sabati e le feste. Qui si tolse il cilicio di cui era rivestita, depose le vesti della sua vedovanza, si lavò il corpo con acqua e lo unse con profumo denso; spartì i capelli del capo e vi impose il diadema. Poi indossò gli abiti da festa, che aveva usato quando era vivo suo marito Manasse. Si mise i sandali ai piedi, cinse le collane e infilò i braccialetti, gli anelli e gli orecchini e ogni altro ornamento che aveva e si rese molto bella, tanto da sedurre qualunque uomo l’avesse vista.
Poi affidò alla sua ancella un otre di vino e un’ampolla d’olio; riempì anche una bisaccia di farina tostata, di fichi secchi e di pani puri e, fatto un involto di tutte queste provviste, glielo mise sulle spalle. Allora uscirono verso la porta della città di Betùlia… (Gdt 10,1-6).

Pellegrini di giustizia in Palestina

Agrigento, 9 settembre 2011

 

Viaggiano veloci sulle autostrade di Israele i pullman carichi di pellegrini in visita dei Luoghi Santi. Anche noi, Pellegrini di Giustizia, grazie al Movimento Cattolico Internazionale per la Pace “Pax Christi”, viaggiamo per conoscere la Terra Santa, ma anche per incontrare persone e vedere luoghi normalmente al di fuori dei comuni tour. Eccolo il muro alto e grigio costruito dagli israeliani, i check-point, i divieti imposti ai milioni di persone che vivono nei territori occupati, ma ecco anche la speranza, il coraggio della resistenza pacifica, la dignità del popolo di Palestina.

Intervista di Marco e Maria Grazia al CUM

Marco e Maria Grazia con il piccolo Francesco si stanno preparando in vista di un’esperienza missionaria di 3 anni.

Incontro formativo, estate 2011

Incontro Laici Missionari Comboniani

11-14 agosto 2011

con p. Alberto Pelucchi

 

 

La donna africana congolose è l’essere più gioioso che vive nel paese.

Gode di essere bella. Gode di essere mamma.

C’è un’affinità immediata, una sintonia radicale tra lei e la vita,

cosicché essa vive ordinariamente la gravidanza come un onore,

la nascita come un appuntamento dove sa che vita e morte si guardano in faccia

e la grande festa della vita può lasciare il posto alla vittoria della morte.

 

Come andare oltre

 

Dinamiche di vita e di “morte” nella nostra storia personale

con gli altri e con Dio