Progetto di Federico e Ilaria

1. Contesto


1.1. Il contesto sociale locale

La comunità in cui i laici si inseriranno si trova al “Portal da Amazônia”: sulla porta d’ingresso dell’Amazzonia, porta che in molti desiderano chiudere lasciando alle spalle identità territoriale, appartenenza culturale e biologica al ricchissimo sistema forestale, fatto di gente, di terra e di acqua, di vita pulsante. Questo luogo è anche la frontiera che qui chiamano “arco do desmatamento”, la grande mezzaluna della devastazione che si addentra ogni anno più a nord, cancellando un semicerchio alla volta quello che la vita ha intessuto per millenni. Açailândia negli ultimi venti anni si è trasformata: da città di segherie è diventata un centro siderurgico e chimico. La città infatti ricopre un ruolo fondamentale nella catena di estrazione-lavorazione-esportazione del ferro proveniente dalla vicina miniera del Carajás in Pará. Il ferro grezzo viene trasportato dalla miniera al porto di São Luis tramite una linea ferroviaria lunga 892 Km. Ad Açailândia si trovano diverse industrie siderurgiche che lavorano il ferro trasportato dal treno trasformandolo in ferro-gusa pronto per essere esportato. La produzione richiede forza lavoro e grandi quantità di carbone. La produzione del carbone viene effettuata coltivando grandi terreni con alberi di eucalipto. Questo albero infatti ha la caratteristica di essere adatto al tipo terreno nella zona e di crescere molto velocemente, d’altra parte però richiede moltissima acqua e rende il terreno non utilizzabile per altri scopi agricoli. Il contesto sociale che si è creato è molto determinato dalla realtà industriale che occupa la maggior parte dei lavoratori della città. È inoltre caratterizzato da un contesto abitativo molto semplice sorto anche nelle immediate vicinanze delle aziende siderurgiche e quindi contaminato da fumi e dai residui inquinanti della lavorazione del ferro. La comunità comboniana nella città svolge un importante lavoro di promozione umana e culturale e di coscientizzazione.

 

1.2. Il contesto pastorale locale


La Provincia Brasil Nordeste (BNE) dei Missionari Comboniani da anni offre opportunità di inserimento a Laici Missionari Comboniani (LMC), provenienti da vari Paesi e impegnati in diversi contesti di pastorale. Varie esperienze positive fanno credere alla possibilità di una integrazione feconda tra laici e religiosi nell’attività di evangelizzazione, difesa dei diritti e promozione umana.

Ad Açailândia, nel Maranhão, l’esperienza di collaborazione con i laici viene da lontano: dodici anni fa una prima laica spagnola è arrivata e, dopo una lettura della realtà, ha fondato insieme ai missionari comboniani il ‘Centro de Defesa da Vida e dos Direitos Humanos’ (CDVDH). In seguito un’altra laica spagnola ha realizzato un servizio principalmente nella Pastoral da Criança, lasciando la città dopo alcuni anni. Otto anni fa un terzo laico spagnolo ha cominciato la sua esperienza, che dopo molta insistenza ha permesso la fondazione della ‘Casa Familiar Rural’ (CFR).

Infine, recentemente, è giunto un altro laico portoghese che si sta inserendo nella CFR insieme al collega spagnolo.

Esistono pertanto tre laici comboniani, attualmente in un contesto sereno e di buona collaborazione con la comunità religiosa. Provenendo da lontano, i due progetti sono solidi e hanno buone prospettive di continuità; restano tuttavia spazi aperti e permane il bisogno di altri laici, affiancati a líderes locali, per arricchire le attività che si stanno realizzando.

La comunità comboniana di Açailândia sta assumendo vari fronti di lavoro, percepisce la ricchezza della collaborazione con persone della stessa famiglia ma con un carisma laicale, si dispone ad accogliere nuovi LMC che volessero vivere e lavorare in questo contesto.

 

 

2. Presentazione dei laici che sviluperanno il progetto


Federico Veronesi e Ilaria Arcara sono due giovani vicini, dal 2004, alla famiglia comboniana. Hanno partecipato per due anni al GIM di Bologna e nel 2006 hanno aderito alla proposta vocazionale offerta dal GIM2. Lì è nata l´idea di sposarsi e il desiderio di mettere le radici della loro famiglia nella missione. Inoltre, durante il periodo di accompagnamento GIM, hanno conosciuto le realtà comboniane in Uganda (Federico, con suor Bruna Barollo, agosto 2005) e in Cile (Ilaria, febbraio–settembre 2006).

A giugno del 2007 si sono messi in contatto con p. Claudio Longhi, e, dopo alcuni incontri, hanno concordato la loro disponibilità per un periodo di servizio come LMC in America Latina.

Arrivati ad Açailândia dopo il matrimonio, vi hanno trovato interesse e disponibilità per un progetto missionario. L’approvazione è venuta tanto dagli altri LMC presenti quanto dalla comunità comboniana locale; infine, lo stesso superiore provinciale del BNE ha appoggiato la proposta, sottoponendola al Consiglio provinciale, che nella sua ultima sessione ha approvato il tutto.

 

 

3. Obiettivi


3.1. Obiettivo generale del progetto

Questo progetto vuole essere pensato per una famiglia (e non due singoli laici) che si inserisce nel tessuto sociale locale con il quale condivide lo stile di vita e la quotidianità. In particolare vuole proporre una presenza missionaria integrata con la pastorale e con le azioni sociali a livello di famiglia comboniana. L’apostolato dei laici si realizzerà nella testimonianza di un Vangelo di pace tramite la promozione del rispetto dei diritti umani, della solidarietà fraterna e della giustizia e pace per gli uomini e per il creato indirizzata alle comunità e i movimenti sociali nel Nordest del Brasile e in particolare ad Açailândia.

 

3.2. Obiettivi specifici

  • Collaborare alla costituzione di una rete di associazioni e realtà lungo il corridoio del Carajás sensibile alle tematiche della salvaguardia dell’ambiente che possa essere un interlocutore credibile nei confronti delle istituzioni e delle aziende multinazionali operanti sul territorio e che promuova iniziative di difesa e rispetto del creato.

  • Ampliare e rafforzare autentiche esperienze di intercambio socio-pastorali.

  • Inserirsi in un progetto di Chiesa partecipativa, rafforzando la dimensione della comunione e della missionarietà.

  • Promozione dei diritti attraverso le attività del Centro di Difesa dei Diritti dell’Uomo di Açailândia.

 

 

4. Tempistica


Inizio preparazione dei laici: agosto 2008 (viaggio conoscitivo nel Maranhão)

Partenza prevista: febbraio/marzo 2010

Durata: tre anni di servizio

Rientro previsto: inizio 2013


4.1. Mete intermedie


agosto 2009 – febbraio 2010

Vita comunitaria all’interno di ACF (comunità di Castellazzo a Basiano, Milano), corso di lingua portoghese (Istituto di Cultura Brasiliana a Milano o a São Luis)

settembre/ottobre 2009

Corso di formazione presso il Centro Unitario Missionario, Verona

marzo-dicembre 2010

Inserimento nella realtà di Açailândia, collaborazione con la parrocchia, il CDVDH e la Casa Familiar Rural e individuazione delle aree da privilegiare in base alle esigenze del contesto e della famiglia comboniana

ottobre 2010

Corso CESEP (São Paulo), Democratizando a democracia: uma reconfiguração dos movimentos sociais

gennaio 2011

Partecipazione all’Assemblea provinciale comboniana e presentazione dei nuovi laici agli altri membri della famiglia

marzo 2011

Prima revisione dell’esperienza, confronto con il Consiglio provinciale BNE e invio alla Provincia italiana della prima relazione dell’attività

luglio 2011

Ritorno in Italia per mantenere le relazioni con l’Italia

marzo 2012

Seconda relazione alla Provincia italiana sulle attività svolte e i risultati ottenuti

febbraio 2013

Relazione finale dell’attività svolta

marzo 2013

Eventuale reinserimento in una comunità ACF italiana

 

 

5. La rete delle realtà coinvolte


Questo progetto si sviluppa grazie a due reti: la prima è una rete di realtà italiane, rete inviante; la seconda invece è una rete di realtà brasiliane, rete accogliente. Le realtà elencate di seguito, appartenenti alle due reti, contribuiscono, ciascuna con ciò che gli è proprio, alla buona riuscita del progetto garantendone la fattibilità, il sostegno, la risonanza (perché non sia un esperienza isolata e muta) e il proseguimento dopo il ritorno in Italia dei LMC.


Realtà

Contributo al progetto

 

Prima della partenza

Durante il periodo di missione

Dopo il ritorno in Italia

Comunità comboniana di Açailândia (consacrati e laici)

Preparazione del

progetto

Accoglienza, inserimento

nella realtà locale,

accompagnamento

durante il periodo di

missione

Supporto per la

continuazione del

progetto

Centro de Defesa da Vida e dos Direitos Humanos de Açailândia (CDVDH)

 

Inserimento in percorsi socio-culturali già avviati, formazione, spazio di confronto

 

Provincia BNE (vedi anche convenzione tra Province)

 

Supporto logistico alla permanenza dei laici

Supporto per la continuazione del progetto

Famiglia comboniana italiana (vedi anche convenzione tra Province)

Accompagnamento nella preparazione

 

Contributo con la

Provincia italiana per

il supporto per la

continuazione del

progetto

Laici Comboniani

 

 

Ricerca di risorse per l’inserimento di altri laici che continuino il progetto

Associazione Comunità e Famiglia

Accoglienza dei laici in comunità

 

Disponibilità a ri-accogliere i laici dopo l’esperienza per un periodo “paracadute”

Centro missionario della diocesi di Bologna

Accompagnamento nella preparazione

Promozione del progetto tra le attività sostenute dal Centro

 

Conferenza Episcopale Italiana (nella duplice veste del Centro Unitario Missionario e dell’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese)

Corso di formazione missionaria per l’America Latina (6 settembre–10 ottobre 2009)

Convenzione CEI per i laici missionari (copertura assicurativa e versamento contributi pensionistici)

 

 

 

6. Copertura economica


Il progetto prevede il sostentamento dei due laici durante i tre anni di impegno. Le fonti di finanziamento in particolare saranno:

  • viaggio di andata per il Brasile a carico di Ilaria e Federico (1000-1300 € a persona);

  • viaggio di ritorno dal Brasile a carico della Provincia BNE (1000-1300 € a persona);

  • corso di lingua in Italia a carico di Ilaria e Federico (circa 1000 euro);

  • corso di formazione CUM in Italia a carico della Provincia comboniana italiana (850 € a persona);

  • corso di formazione CESEP a carico della Provincia comboniana Brasil Nordeste (500-1000 $ a persona);

  • spese di alloggio ad Açailândia a carico della Provincia comboniana Brasil Nordeste;

  • le spese di vitto quantificate in 250 euro mensili per ciascun laico (in totale 500 euro al mese pari a circa 2 salari minimi) dovranno pervenire dal lavoro dei laici in progetti (se finanziati) e dal contributo delle realtà invianti (diocesi di Bologna, Provincia comboniana italiana, gruppi e associazioni in contatto con Ilaria e Federico…).

 

 

7. Descrizione del progetto


La realtà locale presenta molteplici sfide tra le quali sono state individuate tre aree di lavoro all’interno delle quali i laici possono avere modo di perseguire l’obiettivo di questo progetto. Inoltre il lavoro in queste tre aree è funzionale al rafforzamento della collaborazione tra religiosi, laici comboniani e líderes comunitari in Açailândia.

La descrizione di ciascuna di queste aree presenta molteplici possibilità di inserimento per i laici. Quelle che sono state individuate tengono conto delle capacità che Ilaria e Federico possono mettere a disposizione e delle realtà/necessità presenti al momento della stesura del progetto e individuate durante la visita dei due laici ad agosto 2008. Il progetto prevede che le attività qui presentate possano essere modificate a seconda del mutare delle realtà/necessità senza però cambiare le finalità del progetto.

 

1. Attività Socio-Pastorale


Il progetto prevede una forte componente pastorale del lavoro dei laici che si inseriranno nel contesto di Açailândia. In particolare attraverso:

  • la visita alle famiglie e alle comunità della parrocchia insieme ad altri líderes locali;

  • la partecipazione alle attività ecclesiali e di formazione della parrocchia;

  • l’integrazione delle attività della parrocchia con i LMC, la Casa Familiar Rural e il CDVDH.

Una particolare attenzione verrà rivolta a Piquiá che è un quartiere nato intorno al polo siderurgico di Açailândia. Periferia nella periferia, da 15 anni è un centro di azione privilegiato dell’attività missionaria comboniana.

Dato che la comunità comboniana ad Açailândia prevede di rafforzare la sua presenza in quest’area e di crearvi un centro socio-pastorale, la presenza di due LMC si integrerebbe a quella dei missionari comboniani presenti per supportare le seguenti attività:

  • accompagnamento della strutturazione di un servizio di “segretariato sociale” nel quartiere di Piquiá: un Centro di facile accesso alla gente, per ricevere orientamento riguardo all’esercizio dei diritti e consulenza per l’accesso ai servizi pubblici;

  • contributo alla formazione di leaders-mediatori popolari, primo passo verso la presenza di un servizio di “Defensoria Pública”;

  • articolazione dei vari gruppi di pastorale con le attività del Centro;

  • partecipazione al progetto “Pontos de Cultura” presentato dalla parrocchia.

  • partecipazione alle attività di redazione del giornale “Nossa Voz”, periodico di informazione della parrocchia e del Centro socio-pastorale;

  • contributo alla fondazione della radio comunitaria, espressione delle attività del Centro.

 

2. Difesa dei Diritti dell’Uomo e Giustizia e Pace


Quest’area di lavoro prevede un impegno nella difesa della dignità e dei diritti della persona volto alla promozione dello spirito di giustizia e speranza nel rispetto delle giuste libertà individuali e sociali. Dato che in questo caso i laici si confronteranno con una realtà già indipendente e funzionante bisognerà fare particolare attenzione ad inserirsi con discrezione nel rispetto del principio di sussidiarietà.

Le attività all’interno di questa area di lavoro saranno svolte prevalentemente all’interno o in collaborazione con il Centro de Defesa da Vida e dos Direitos Humanos de Açailândia (CDVDH).

Il Centro nasce nel 1996 dalla collaborazione fra i LMC e i Missionari Comboniani al fine di “Difendere la vita nei luoghi in cui è maggiormente minacciata e i diritti umani là dove sono meno rispettati, con un’attenzione particolare per i più poveri e sfruttati”. Questi obiettivi sono perseguiti in particolare attraverso la lotta al lavoro schiavo (consulenza legale e reinserimento sociale dei lavoratori) e varie attività di formazione offerte ai giovani.

Date le competenze di Ilaria e Federico, le attività previste in questo contesto sono:

  • partecipazione al piano di formazione socio-politica dei líderes comunitari nell’ambito del progetto “Redes de Ciudadania” della parrocchia;

  • formazione etica, morale e politica degli studenti attraverso l’affiancamento al Jupais (rete dei Comboniani nel BNE) e alla Casa Familiar Rural;

  • la partecipazione alle attività culturali del CDVDH, tanto nell’organizzazione quanto nella pratica, nelle varie sedi del Centro nei quartieri di Açailândia;

  • il supporto al CDVDH per l’organizzazione informatica del Centro;

  • collaborare a una formazione integrata parrocchia/CDVDH per i líderes delle comunità (educazione ai diritti, responsabilità sociale delle comunità cristiane, partecipazione politica, etc).

 

3. Difesa dell’ambiente


Il progetto prevede anche un impegno di respiro globale a favore della salvaguardia del creato, bene non rinnovabile donato da Dio a tutta l’umanità di ogni tempo, in un contesto, quello di Açailândia e del Brasile Nord-est più in generale, che rappresenta una profonda cicatrice dell’operato irresponsabile e della cupidigia dell’uomo.

La Campagna “Justiça nos Trilhos” (Sui binari della giustizia) è iniziata alla fine del 2007, su iniziativa dei Missionari Comboniani che lavorano e operano in diverse regioni dello Stato del Maranhão.

Una priorità d’azione nel contesto maranhense è la difesa dell’ambiente e delle popolazioni minacciate nella regione amazzonica, specialmente quelle situate ai margini della “Estrada de Ferro Carajás”. In particolare, appaiono evidenti i danni causati dalle multinazionali ai popoli indigeni e ai lavoratori, vittime dei danni ambientali.

La Campagna si sviluppa cercando di coinvolgere prioritariamente tre segmenti della società: i movimenti popolari e la base della popolazione, il mondo accademico, le istituzioni pubbliche locali.

L’attività di Ilaria e Federico in questa area di lavoro si articolerà nei seguenti punti:

  • segreteria organizzativa della campagna;

  • cura dei servizi informatici e del materiale di divulgazione;

  • relazioni con il nodo italiano della Campagna e le associazioni che la appoggiano;

  • accompagnamento degli incontri con le associazioni e i movimenti locali lungo il corridoio di Carajás.

 

 

8. Relazioni con la famiglia comboniana


L’obiettivo principale dell’esperienza è partecipare alla costruzione di una comunità comboniana di laici e religiosi, attraverso la condivisione, il lavoro pastorale e la spiritualità missionaria.

Per questo, si stabiliscono i seguenti impegni:

  • partecipazione agli incontri mensili di preghiera e condivisione tra LMC e comunità religiosa;

  • partecipazione alle attività e alle celebrazioni parrocchiali.

Il progetto auspica che si possano creare altre occasioni informali di incontro e condivisione tra i LMC presenti in Açailândia.

Inoltre, Ilaria e Federico potranno eventualmente partecipare a momenti di discussione e formazione realizzati con i Comboniani della Provincia BNE.

 

 

9. Valutazione dei risultati del progetto


Nel progetto sono previste le seguenti metodologie di valutazione:

  • relazione annuale alla Provincia italiana e alla Provincia Brasil Nordeste;

  • confronto trimestrale con la comunità comboniana di Açailândia;

  • relazione finale del progetto.

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