Archivio: maggio, 2017

Aita Kwe

Giorno 101

“Tutti fratelli e sorelle”, è un gruppo parrocchiale che raggruppa dai bambini fino ai giovani, hanno la divisa con la camicia gialla, pantaloni o gonna verde e un foulard verde bordato di giallo.
Con p. Moises e Martial sono andato alla loro giornata di ritiro-formazione. Quando siamo arrivati, stavano riflettendo su “Il mio progetto di vita: le mia qualità e le mie debolezze”. Dopo la riflessione, un po’ di svago, messa celebrata da p. Moises e pranzo tutti assieme con pane, pesce, polenta di manioca. Tutti assieme come fratelli e sorelle!!!
Al momento del ritorno abbiamo caricato il pick-up di p. Moises con tutti gli zaini, le pentole, le taniche di acqua vuote, qualche bambina stanca che non riusciva più a stare in piedi, mentre il gruppone – in fila per 2 e a ritmo di tamburi – ha camminato fino alla parrocchia (2 ore di cammino!!!).

Arrivano i (pre)potenti della terra con il carico di morte sulle spalle

Il 26 e 27 Maggio Taormina sarà occupata dai (pre)potenti. Il noto paese del messinese sarà in quei giorni teatro del G7 ed ospiterà Trump, Merkel, Macron oltre a Gentiloni e gli altri.
Arroccati nel famoso gioiello turistico trasformato in fortezza inespugnabile, i cosiddetti “grandi” parleranno dei muri fisici innalzati nell’Unione Europea e negli USA di Trump. Così come si discuterà dei “muri formali” (non meno brutali): le leggi in materia di immigrazione, Minniti-Orlando in testa.
Non è certamente un caso che ne parlino in Sicilia, crocevia del Mediterraneo e colonia militare, sede di avamposti strategici come il Muos di Niscemi (che con le radiazioni sta rovinando la salute alle popolazioni locali) e le basi di Sigonella e di Birgi. Sarà qui che proveranno a mettere a punto le strategie di guerra contro il terrorismo e l’immigrazione, quest’ultima gestita dall’agenzia europea Frontex che ha sede a Catania.

Martial, il buon pastore

Giorno 95

Martial è un giovane di 28 anni della parrocchia. Catechista del gruppo della Cresima, animatore del gruppo AITA KWE, in questa settimana è stato anche il mio BUON PASTORE che mi ha accompagnato a scuola su “sentieri tranquilli e sicuri”.
La parrocchia è vicina al quartiere musulmano chiamato “Km 5”, dove nel periodo di “turbolenza” si è verificato qualche “piccolo” problemino. Abitando nel quartiere, Martial, come il BUON PASTORE, è garanzia di tranquillità e sicurezza nel breve cammino fino a scuola.

Le Afriche intorno al tavolo

Giorno 88

Mi sono trasferito alla parrocchia comboniana di Nostra Signora di Fatima! Tutto nuovo… nuovi orari, nuovo cibo, nuova stanza, nuova COMUNITÀ! Ora vivo con 3 padri comboniani africani: p. Moises, p. Jean Michel e p. Romain! Tutti africani ma di diverse AFRICHE: p. Moises è ugandese, ha dovuto imparare il francese e il sango, è quello con più esperienza ed è il responsabile della parrocchia. P. Jean Michel è togolese, è arrivato da poco tempo in Repubblica Centrafricana, sta imparando il sango e conoscendo la realtà, la vita e le abitudini centrafricane. P. Romain è centrafricano, è appena stato ordinato sacerdote, parla benissimo il sango e il francese, sta imparando a celebrare la messa e sarà inviato in Guatemala come primo servizio missionario.

Incontri e impegni – maggio 2017

INCONTRI

- lunedì 8 ore 19,00: Messa missionaria. A seguire: cena condivisa.

- sabato 27 ore 16,30: Incontro di gruppo. Tema della catechesi: “L’organizzazione dell’animazione missionaria (Ad Gentes 28-30)”. A seguire: Messa e cena condivisa.

 

POSSIBILITÀ DI IMPEGNO

- Ambito di intervento animazione missionaria”:

venerdì 12 e sabato 13 in occasione de L’Altro Vertice – Molti più di 7: diffusione libri/riviste missionarie presso Parco 2 giugno a Bari (venerdì dalle ore 16,00 alle ore 24,00; sabato dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e dalle ore 18,00 alle ore 24,00), secondo turnazioni da concordare.

sabato 13 e domenica 14: diffusione libri/riviste missionarie presso la parrocchia Santa Maria Assunta a Grumo Appula (sabato ore 19,00; domenica ore 8,00 – 10,00 – 11,15 – 19,00), secondo turnazioni da concordare.

venerdì 2, sabato 3, domenica 4 giugno in occasione della Festa dei Popoli – edizione di Bari: diffusione libri/riviste missionarie presso Parco Perotti a Bari dalle ore 18,00 alle ore 24,00, secondo turnazioni da concordare.

Incontro 29 aprile 2017

La formazione dei missionari (Ad Gentes 24-26)

 

Spiritualità missionaria

24. Alla chiamata di Dio l’uomo deve rispondere in maniera tale da vincolarsi del tutto all’opera evangelica, «senza prender consiglio dalla carne e dal sangue». Ed è impossibile dare una risposta a questa chiamata senza l’ispirazione e la forza dello Spirito Santo. Il missionario diventa infatti partecipe della vita e della missione di colui che «annientò se stesso, prendendo la natura di schiavo» (Fil 2,7); deve quindi esser pronto a mantenersi fedele per tutta la vita alla sua vocazione, a rinunciare a se stesso e a tutto quello che in precedenza possedeva in proprio, ed a «farsi tutto a tutti».
Annunziando il Vangelo ai pagani, deve far conoscere con fiducia il mistero del Cristo, del quale è ambasciatore: è in suo nome che deve avere il coraggio di parlare come è necessario, senza arrossire dello scandalo della croce. Seguendo l’esempio del suo Maestro, mite e umile di cuore, deve dimostrare che il suo giogo è soave e il suo peso leggero. Vivendo autenticamente il Vangelo, con la pazienza, con la longanimità, con la benignità, con la carità sincera, egli deve rendere testimonianza al suo Signore fino a spargere, se necessario, il suo sangue per lui. Virtù e fortezza egli chiederà a Dio, per riconoscere che nella lunga prova della tribolazione e della povertà profonda risiede l’abbondanza della gioia. E sia ben persuaso che è l’obbedienza la virtù distintiva del ministro di Cristo, il quale appunto con la sua obbedienza riscattò il genere umano.

Incontro 25 marzo 2017

L’apostolato dei laici (Ad Gentes 21)

21. La Chiesa non si può considerare realmente fondata, non vive in maniera piena, non è segno perfetto della presenza di Cristo tra gli uomini, se alla gerarchia non si affianca e collabora un laicato autentico. Non può infatti il Vangelo penetrare ben addentro nella mentalità, nel costume, nell’attività di un popolo, se manca la presenza dinamica dei laici. Perciò, fin dal periodo di fondazione di una Chiesa, bisogna dedicare ogni cura alla formazione di un maturo laicato cristiano.
La ragione è che i fedeli laici appartengono insieme al popolo di Dio e alla società civile. Appartengono anzitutto alla propria nazione, perché vi son nati, perché con la educazione han cominciato a partecipare al suo patrimonio culturale, perché alla sua vita si rannodano nella trama multiforme delle relazioni sociali, perché al suo sviluppo cooperano e danno un personale contributo con la loro professione, perché i suoi problemi essi sentono come loro problemi e come tali si sforzano di risolverli. Ma essi appartengono anche a Cristo, in quanto nella Chiesa sono stati rigenerati attraverso la fede e il battesimo, affinché, rinnovati nella vita e nell’opera, siano di Cristo, ed in Cristo tutto a Dio sia sottoposto, e finalmente Dio sia tutto in tutti.

Fermiamo i signori della guerra

I laici missionari comboniani hanno aderito al seguente appello di p. Alex Zanotelli e invitano a firmare online.

Trovo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’, a una carneficina spaventosa come quella in Siria, a un attacco missilistico da parte di Trump contro la base militare di Shayrat in Siria, ora allo sgancio della super bomba GBU-43 (la madre di tutte le bombe) in Afghanistan e a un’incombente minaccia nucleare.
L’Italia, secondo l’Osservatorio sulle spese militari italiane (Mil€x), arriverà a spendere quest’anno 23 miliardi di euro in armi (l’1,18% del PIL) che significa 64 milioni di euro al giorno! Ora Trump, che porterà il bilancio militare USA a 700 miliardi di dollari, sta premendo perché l’Italia arrivi al 2% del PIL che significherebbe 100 milioni di euro al giorno. “Pronti a rivedere le spese militari – ha risposto il Ministro della Difesa Roberta Pinotti – come ce lo chiede l’America”. La Pinotti ha anche annunciato che vuole realizzare il Pentagono italiano a Centocelle (Roma), dove sorgerà una nuova struttura con i vertici di tutte le Forze Armate. Il nostro Ministro della Difesa ha inoltre preparato il Libro Bianco della Difesa in cui si afferma che l’Italia andrà in guerra ovunque i suoi interessi vitali saranno minacciati. È un autentico golpe democratico che cancella l’articolo 11 della Costituzione. Dobbiamo appellarci al Parlamento italiano perché non lo approvi.