1° Incontro europeo

Dal 4 all’8 agosto di quest’anno si è tenuto a Granada il 1° Incontro europeo dei Laici Missionari Comboniani.

In precedenza tutti gli incontri fatti erano stati aperti e rivolti solo ai rappresentanti dei vari gruppi e avevano come scopo la stesura di documenti per definire i criteri per essere LMC, per definire l’identità dei LMC e il cammino di formazione per diventarlo. Chi desidera approfondire la storia dei LMC può farlo visitando la pagina www.lmcomboni.org.

Gli ultimi di questi incontri si sono tenuti a Ellwangen nel 2006 e a Granada nel 2006, a Firenze nel 2007.

L’incontro di quest’anno è stato invece il primo ad essere rivolto e allargato a tutti i LMC proprio perché lo scopo era più di conoscenza reciproca, scambio, incontro e condivisione dei vari cammini e delle situazioni dei gruppi presenti nei vari Paesi europei.

Erano rappresentati i gruppi di Spagna, Portogallo, Germania e Italia. Naturalmente i più numerosi erano gli spagnoli (circa 25 persone), poi i portoghesi (circa 10), poi gli italiani (5) e infine i tedeschi con il solo padre Günther in rappresentanza dei Laici.

L’accoglienza riservata è stata fin da subito esemplare. Dopo aver ricevuto l’invito a partecipare ci siamo ritrovati presso una casa di suore nell’immediata periferia della città. La gestione della casa era affidata alla collaborazione di tutti sotto la saggia supervisione spagnola.

La scansione oraria delle giornate è stata per tutta la settimana molto simile:

sveglia 8.30, preghiera 9, colazione 9.30, poi dalle 10 alle 11.30 dal martedì al venerdì (più uno il sabato pomeriggio) sono stati affrontati 5 temi importanti su cui, dopo aver ascoltato autorevoli relatori, è stato possibile confrontarsi all’interno di gruppi di lavoro misti per nazionalità. Dopo una faticosa mattinata di lavoro e sotto il cocente sole spagnolo di mezzogiorno, c’era la possibilità di rilassarsi e rinfrescarsi con un tuffo in piscina. Gli incontri del pomeriggio riprendevano alle 17 con il racconto da parte di ogni gruppo della storia e delle prospettive dei LMC di ogni Paese mentre successivamente, dopo un breve intervallo, ogni gruppo raccontava un’esperienza in terra di missione fatta da LMC del proprio Paese. Alle 20 veniva celebrata l’Eucarestia animata a turno dai vari Paesi, dopodiché la serata proseguiva con piacevoli momenti di convivenza in cui era possibile conoscersi nell’informalità. Questo schema giornaliero è stato variato solamente nella serata del mercoledì in cui abbiamo fatto una visita alla Cattedrale della città e abbiamo poi cenato fuori e nella giornata di sabato in cui era stata organizzata un’uscita all’Alhambra, splendida attrazione di Granada.

I 5 temi affrontati sono stati:

  • Il cammino europeo e internazionale dei LMC
  • Il laicato missionario come risposta alle sfide del mondo di oggi
  • Spiritualità laicale comboniana: “Il laico per Comboni
  • Modelli di interventi dei LMC in missione
  • Essere LMC in Europa per la missione (fare “rete” con le diverse province) sfide e difficoltà

L’incontro è stato importante per diverse ragioni riassumibili in tre ambiti: quello della formazione, quello del confronto e quello umano.

Per quanto riguarda il primo, come dicevo, c’è stata la possibilità di ascoltare riflessioni prima e confrontarsi poi su tematiche che sono alla base del nostro cammino e che quindi è bene approfondire e condividere. È stato importante anche ridiscutere, a partire dalle caratteristiche della missionarietà uscite durante le relazioni, la scelta di concentrare gli sforzi di tutte le province di laici su 5/6 missioni (Brasile, Perù, Centrafrica, Kenya/Uganda, Mozambico) proprio per non disperdere le forze e rinsaldare lo spirito di unità e collaborazione. A tal proposito si veda la situazione dei LMC attualmente in missione.

Dal confronto dei cammini si sono potuti notare tanti punti in comune ma anche alcune differenze. Si è notato per esempio come negli altri Paesi il cammino sia più strutturato per quanto riguarda i LMC ma che non esiste un cammino per i LC. Questa mancanza riconosciuta dagli stessi spagnoli e portoghesi, consiste nel non avere un cammino per chi vuole rimanere attaccato al carisma comboniano ma senza fare un’esperienza di missione ad gentes. I loro cammini sono infatti aperti solo a chi ha vissuto o vivrà a breve un periodo di missione all’estero. Il tentativo italiano di strutturarsi come LC a livello nazionale, pur con le molte difficoltà, è stato apprezzato.

Un’altra notazione meritano i diversi cammini di formazione in preparazione alla partenza. Al di là delle differenze, comunque, quello che risulta da questo confronto è che in Spagna e Portogallo puntano molto di più a far inserire i LMC partenti in un gruppo (con periodi di frequentazione degli incontri di quel gruppo di almeno 2 anni) in modo da poter mantenere maggiori contatti durante l’esperienza con un importantissimo supporto sia dal punto di vista morale che economico.

Dal lato umano, gli aspetti positivi sono stati tanti:

  • incontrare persone veramente in gamba che, pur con le loro difficoltà, sono in cammino come lo siamo noi, ci ha rincuorato e rasserenato;
  • il poter condividere scelte che spesso ci fanno sentire fuori dal mondo con altra gente che vive a 1000/2000 km da te, ci ha rinforzato;
  • prendere coscienza di essere supportato da un gruppo allargato che va al di là dei confini nazionali, ci potrà permettere di prendere più serenamente decisioni come quella di trascorrere un periodo lungo in missione.

Abbiamo ritenuto importante, per tante piccole realtà che ancora si stanno formando, costruire una rete. Proprio per questo, al termine dell’incontro, ci siamo scambiati e-mail e numeri di telefono così da poter rimanere in contatto e poter condividere, progettare e crescere insieme.

L’incontro è terminato con l’intenzione di ripetere un’esperienza simile ogni due anni, ci siamo dati quindi appuntamento per il 2011.

 

Marco Piccione (LMC Venegono)

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